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Diniego della cittadinanza: come presentare ricorso?

Sono diverse le modalità di acquisizione della cittadinanza italiana, ovvero di quel particolare status giuridico che riconosce ai cittadini diritti e doveri, alcuni dei quali automatici (ad esempio per discendenza diretta da almeno un genitore che possiede la cittadinanza italiana) ed altri invece che presuppongono la richiesta da parte dello stesso soggetto interessato (per matrimonio e per residenza).

Tuttavia, è bene precisare che la richiesta di cittadinanza non sempre viene accolta dalle autorità competenti. È possibile infatti, in determinate circostanze, vedere rigettata la propria richiesta con una comunicazione di diniego.

In tal caso è necessario attivarsi e rivolgersi ad un avvocato esperto in diritto dell’Immigrazione, in modo da poter ottenere la cittadinanza, ove ne sussistano i presupposti ovviamente!

Preavviso di diniego della cittadinanza: cosa fare?

Quando il richiedente legge sullo stato della propria pratica il cosiddetto preavviso di diniego non è sicuramente una cosa positiva.

Il preavviso in questione infatti significa, in poche parole, che l’amministrazione, sulla base dell’istruttoria posta in essere, ha deciso di non concedere la cittadinanza italiana al soggetto che l’ha richiesta. In tal caso, l’interessato riceverà la notifica di preavviso del diniego, ove si fa espressamente riferimento alla possibilità di presentare una memoria difensiva entro e non oltre il termine di 10 giorni.

Se il soggetto richiedente non dovesse presentare la memoria, o se anche la presenta, ma la sua presentazione dovesse risultare poco incisiva, il preavviso di diniego viene direttamente confermato dal Ministero dell’interno il quale notifica definitivamente il diniego della concessione della cittadinanza.

Onde evitare tutto ciò è fondamentale muoversi nei tempi giusti e sfruttare al meglio il termine di 10 giorni contenuto nel preavviso.

Questo termine, assai restrittivo, è fondamentale per capire il motivo del diniego della concessione della cittadinanza, individuare l’eventuale documentazione mancante, recuperare tutti i documenti utili e necessari per dimostrare alla Prefettura che non sussistono motivi per negare la cittadinanza, capire se i documenti precedentemente allegati possano essere incompleti oppure no, e in caso dovessero esserlo, integrarli ad hoc.

 

Quali sono le cause del diniego della cittadinanza?

Possono essere sicuramente molteplici le cause che inducono l’ente competente ad emettere il preavviso di diniego.

Tra le cause più comuni troviamo:

  • Residenza non Continuativa
  • Precedenti penali
  • Reddito Insufficiente

Esaminiamoli più nel dettaglio.

Residenza non continuativa in Italia

Il soggetto straniero che ha intenzione di acquisire la cittadinanza italiana, è tenuto a risiedere sul territorio della Repubblica per un periodo (non interrotto e continuo) di almeno 10 anni.

Questo ovviamente non significa che nella documentazione presentata per ottenere la cittadinanza sia necessario allegare uno storico di 10 anni concernente al permesso di soggiorno. È fondamentale tuttavia dimostrare la residenza in Italia mediante la documentazione relativa all’iscrizione all’anagrafe.

Il solo permesso di soggiorno, non accompagnato dall’iscrizione all’anagrafe è causa di diniego della richiesta di cittadinanza. È consigliabile quindi, prima di presentare la domanda volta ad ottenere la cittadinanza, richiedere il proprio certificato storico di residenza.

Precedenti penali

Anche i reati commessi da più di 10 anni possono rappresentare una causa di diniego della concessione della cittadinanza italiana.

Nel caso in cui si siano commessi reati, anche minori, è consigliabile rivolgersi ad un avvocato esperto in Diritto per stranieri, per ottenere la cosiddetta riabilitazione mediante apposito procedimento dinanzi al Tribunale di Sorveglianza. Questo procedimento, nella realtà dei fatti, è fondamentale. Senza riabilitazione infatti, alcuni reati, anche se commessi dopo (correggere dopo con da piu di) 10 anni, possono precludere la possibilità ottenere la cittadinanza con conseguente diniego.  

Redditi insufficienti

Il cittadino straniero che vuole richiedere ed ottenere la cittadinanza italiana, è tenuto a dimostrare di possedere un reddito adeguato, ovvero sufficiente, per il proprio sostentamento e a quello della sua famiglia.

In caso contrario, la Prefettura può, inevitabilmente, inviare il preavviso di diniego.

Diniego cittadinanza italiana: come fare ricorso?

È possibile presentare il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) funzionalmente competente ovvero il TAR Lazio. Per poter esperire il ricorso in questione, non devono essere spirati i termini ovvero 60 giorni dalla pubblicazione del provvedimento, in caso contrario, non è possibile agire in giudizio.

Una volta presentato il ricorso, le parti in causa provvedono a depositare tutti gli atti che ritengono essere utili per l’indagine amministrativa, è possibile altresì richiedere anche un provvedimento cautelare di sospensione del provvedimento di diniego. Successivamente il TAR esaminerà gli atti e i documenti depositati, nel caso di lacune può anche richiedere approfondimenti, e sulla base di questi decide.

Il provvedimento in questione può essere impugnato in secondo grado dinanzi al Consiglio di Stato. 

Nel caso in cui il procedimento amministrativo si sia concluso con un provvedimento di diniego e si ha intenzione di tutelare i propri diritti è sempre consigliabile rivolgersi a degli avvocati esperti.

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